Il Convegno “Assistere un ammalato di Alzheimer”
Tutti si sono commossi, alcuni non hanno trattenuto qualche lacrima. A me sono passate davanti agli occhi, come in un filmato montato male, tutte le immagini degli anni della malattia della mia mamma. L’intervento di Giorgio Soffiantini è stato il momento più coinvolgente del convegno “Assistere un ammalato di Alzheimer. Aggiornamenti, servizi attuali e proposte”, organizzato dal Lions Club Porto Mediceo con il Lions Club Livorno Host e il Lions Club Satellite Livorno Meloria, con l’aiuto di due soci Lions del Veneto: Soffiantini e Sergio Rosato.
Senza togliere nulla agli altri interessanti interventi, le parole di Soffiantini – che dopo aver assistito la moglie si dedica a promuovere informazione e aiuto a chi deve affrontare la malattia di un familiare – hanno proiettato tutti nella quotidianità dei malati e di chi li assiste. Chi non ha attraversato questo calvario non può neanche lontanamente immaginare l’abisso di dolore e solitudine in cui si è sprofondati. La sofferenza dei malati e il dolore sottile ma perenne dei familiari. Non c’è neanche una parola per indicare chi assiste un malato: si dice care giver, usando un termine inglese che comunque è meglio di altre. E Soffiantini, che ha scritto vari libri sulla sua esperienza ed è stato anche ricevuto dal presidente della Repubblica, lo ha saputo fare col cuore in mano.
Di “terapie possibili e nuovi farmaci” ha parlato la dottoressa Giovanna Bellini (responsabile della UOC di neurologia), mentre la dottoressa Laura Adorni Pallini (responsabile UF servizi sociali, non autosufficienza e Disabilità) ha illustrato i servizi sociosanitari nel territorio della zona del distretto livornese. La buona notizia per i malati di Alzheimer, demenza senile e decadimento cognitivo, è che sono stati fatti enormi passi avanti nella cura e nella presa in carico dei pazienti e di chi li assiste. La pandemia ha rallentato i progressi anche in questo settore, ma grandi speranze sono riposte nei finanziamenti comunitari del PNRR.
Sergio Rosato, esperto di politiche del lavoro e sociali, ha illustrato ipotesi di proposte di legge per sostenere, anche economicamente, i malati e i loro familiari: un milione e 200 mila persone in Italia, che si dibattono fra burocrazia, ritardi e incomprensione.
Non poteva mancare l’associazione malati di Alzheimer che, con la sua presidente Fiorella Cateni, offre un punto di riferimento per le famiglie e collabora con l’Usl per ottimizzare gli interventi. Interventi che comprendono settori che mai ci immagineremo: i musei, che si sono rivelati capaci di stimolare la memoria e la capacità di associare le idee.