Conviviale con il professor Stefano Semplici – “La guerra come dilemma morale”
Saremmo stati ad ascoltare ancora per ore il professor Stefano Semplici che, qualche sera fa, è venuto a parlarci di “la guerra come dilemma morale”. Ordinario di Etica Sociale all’Università Tor Vergata di Roma, il professor Semplici ha premesso di non avere risposte confezionate da offrirci e ci ha quindi accompagnato per mano con parole semplici ed esempi chiari attraverso le riflessioni, i dubbi, i tormenti che accompagnano la guerra che “è da sempre – ha detto – l’exemplum della scelta dilemmatica”.
La scelta dilemmatica della guerra e tutti i milioni di altri dilemmi che si ripropongono in ogni momento a chi è dentro il conflitto. Filosofia, storia, relazioni e diritto internazionali, teoria militare, diritti umani, attualità, convenzioni sulla guerra ma anche cinema e canzoni, persino accenni al Covid: tutto tenuto insieme in una riflessione globale che va al di là dei tristi giorni che il mondo sta vivendo.
Ius ad bello e ius in bello, diritto di difesa, crimini contro l’umanità e diritti dei prigionieri. Questioni che tolgono il fiato soprattutto alla generazione che è nata e cresciuta in tempo di pace e che si trova a cercare di mettere d’accordo i suoi principi con la realtà.
Dopo l’intervento del professor Semplici è seguito un dibattito: e anche questo sarebbe potuto durare ore.
Preziosi gli interventi del generale di Marco Bertolini, già capo del Comando Operativo di Vertice Interforze e della Brigata Folgore, e dell’ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato maggiore della Marina italiana. Parole forti e sincere, le loro, perché venute fa due uomini che sanno per esperienza di cosa si parla quando si parla di guerra e che ci hanno portato nel cuore delle loro esperienze nelle quali i dilemmi e i conti con la propria coscienza sono pane quotidiano.
È stata un’altra serata di altissimo livello culturale e formativo organizzata dal Lions Club Porto Mediceo e dal suo presidente Roberto Duranti, amico da sempre del professor Semplici, con il quale da ragazzi suonavano la chitarra e cantavano. Una delle loro canzoni preferite era il capolavoro di Fabrizio De André “La guerra di Piero”, gli stessi dilemmi in musica. <Quando alcuni mesi fa ho invitato il professor Semplici – ha detto Roberto Duranti – pensavo che avremmo parlato di etica e politica. La guerra in Ucraina ci ha fatto, purtroppo, fatto cambiare argomento. Sono tante le tante domande senza risposte preconfezionate, ma dopo aver sentito il professore abbiamo qualche strumento in più per rispondere>