Saluto del Presidente 2016/2017



Quest’ anno i Lions compiono cent’ anni, un traguardo importante, ma non privo di ombre perché in alcuni paesi non hanno più l’ appeal di un tempo, particolarmente in Italia, e lo testimonia soprattutto il saldo negativo tra nuovi entrati e dimissionari eppure, proprio nei momenti come questo, sono necessarie organizzazioni come la nostra che hanno come scopo aiutare chi ne ha più bisogno .

Le difficoltà economiche e sociali odierne rendono necessario un impegno eccezionale e i Lions devono dedicare il massimo impegno a rinnovarsi imparando ad operare diversamente dal passato sia nella raccolta fondi, sia nell’impiego degli stessi. E’ indispensabile creare nuove sinergie, gli egoismi devono essere banditi unitamente alla mancanza di idee e ai nostalgici del passato che non vogliono rendersi conto che il mondo è cambiato…..

Credo, che dalle crisi si possa uscire più forti anche se, probabilmente, ciò porterà ad una selezione dei soci eliminando quelli meno motivati.

Personalmente ho sempre considerato inutile cercare di convincere soci demotivati, forse gli sforzi dovrebbero essere dedicati ad individuare nuovi soci all’altezza della nostra associazione. Penso che bisognerebbe ragionare come i nostri padri fondatori: entri nei Lions solo se sei una persona valida e capace, e quando ne fai parte devi impegnarti e sentirti onorato di far parte di una organizzazione di valore e prestigiosa. Non è obbligatorio restarci a vita se non se ne condividono più i valori .

Come tutte le organizzazioni i Lions possiedono strutture centrali e periferiche. I Club, per me, sono il vero cuore pulsante di questa organizzazione, dove i soci operano assumendosi, di volta, in volta le responsabilità più importanti mettendo alla prova il loro entusiasmo e le loro capacità. Nei Lions non vi è alcuna differenza tra il giovane socio e l’ex Governatore: le cariche sono temporanee e, una volta completato il proprio mandato, tutti dovrebbero avere il buon gusto di rientrare nei “ranghi” per aiutare il proprio club ed i nuovi arrivati .

All’inizio di questo mio “saluto”, come mi ha detto di chiamarlo Adriana, ho scritto che i Lions vivono un momento di crisi in Italia, forse sarà colpa del minor appeal dell’ associazionismo, del limitato tempo libero da impegni lavorativi e familiari, eppure non possiamo non accorgerci che alcuni Club (non solo Lions) generano risorse ed hanno prestigio mentre altri “sopravvivono”. Forse, come dice qualcuno, dipende dal “manico” di coloro che gestiscono il Club, ma, secondo me, un Club NON può permettersi di dipendere dalle capacità di un socio solo, perché si rischiano anni bui, ma soprattutto, di non avere una via maestra cosi’ come un vascello senza timone .

Ogni Club dovrebbe dotarsi di una struttura che assicuri la continuità (può essere una “commissione policy”) oppure di rinnovare annualmente solo metà del Consiglio, ma soprattutto tutti si devono impegnare e sentirsi partecipi dei suoi risultati. Il presidente non è l’ azionista unico, ma lo sono, in egual misura, tutti i soci. Forse sarebbe ora di smettere di chiamare “l’ annata di XYZ”, di personalizzare gli anni di vita del Club , perché i meriti e i demeriti appartengono a tutti. Un buon socio durante l’annata di presidenza non può fare molto senza l’aiuto di tutti i soci del Club ( non solo a parole ….), ma un buon club può tranquillamente superare un annata difficile. Alcune settimane fa ho sentito una frase che mi ha profondamente infastidito: “non viene perché, dice, che non si diverte” …” siamo un Club service nel quale l’ atmosfera amichevole e costruttiva dipende da ciascuno di noi , se uno non partecipa non può lamentarsi, dovrebbe ricominciare ad operare attivamente o a scrivere la lettera di dimissioni.

Ci aspetta un anno importante, il centenario dei Lions ed il nostro diciottesimo, un anno che abbiamo cominciato in serenità ed in maniera produttiva. Michele ha infatti appena versato un contributo non disprezzabile per i terremotati del Centro Italia, il programma del resto dell’annata può essere migliorato ed integrato con attività che ogni socio può suggerire. Se ci guardiamo intorno, vediamo che vi sono persone per le quali i Lions significano molto e, tra loro, si possono trovare gli ospiti necessari per far rendere economicamente rilevanti i nostri eventi e services …. siamo 45 persone dotate di cervello e cultura che se lavorano assieme con gli stessi obbiettivi e con un po’ di entusiasmo potrebbero essere in grado di creare un circolo virtuoso estremamente utile per il territorio e per i Lions in generale, e allora ? …muoviamoci….

Buon anno Mediceo

Tiziano



Tiziano Paparella
Presidente L.C. Livorno Porto Mediceo
Anno Lionistico 2016-2017